Tutti usiamo tablet e telefono in continuazione. E’ una realtà.
Con il telefono o tablet, si chatta, si postano foto, commenti, si cercano informazioni, ci si connette con la rete, si gioca, si riempie il tempo. Anche quando siamo in compagnia di amici o persona, prima o poi si estrae il telefono, se non è già lì accanto al nostro aperitivo…
Capita di vedere bambini piccoli, seduti “tranquilli” nel passeggino che giocano con il tablet mentre i genitori fanno acquisti al centro commerciale. Certamente mi ricordo quanto fosse impegnativo occuparmi di mio figlio piccolino, durante lo shopping o mentre facevo spesa al supermercato e forse avrei utilizzato la stessa strategia: “eccoti un tablet” mentre finisco di fare spesa, così stai buono….
Stiamo osservando le conseguenze dell’uso indiscriminato di questi oggetti. La chiamano la “I-gobba”, un termine un po’ minaccioso. Vero è che questa tecnologia ci ingloba, facilmente ci può ripiegare su noi stessi se non prestiamo attenzione a come la usiamo, invece che farci usare.
A mio avviso, dobbiamo dedicare del tempo per prendere consapevolezza di come ci sentiamo nel corpo, di come il corpo risponde e si adatta alla postura forzata dall’uso prolungato di telefono e tablet. Specialmente sui nostri figli, bambini e adolescenti in crescita.
Rolfing è una buona occasione per modificare le abitudini che stanno cristallizzandosi in posture scorrette.