“Come faccio a spiegare cose è il Rolfing in 3 minuti?” Questo mi chiede uno studente che ha appena completato la formazione Rolfing.
“Pensa ad una Matrioska, la bambola che contiene esemplari uguali a se stessa”, rispondo io. Puoi dare una prima spiegazione; ma puoi aprire la bambola, e tutte le spiegazioni successive sul Rolfing conterranno la prima, e metteranno in luce aspetti diversi del lavoro.
Puoi dare una risposta molto generale che dice la verità ma non fornisce dettagli, e forse non riesce a comunicare la ricchezza dell’esperienza, non contiene parole che comunicano l’esperienza somatica e sensoriale. Di certo, siamo tutti d’accordo che: “Rolfing è un metodo di lavoro che mira a riallineare la struttura corporea in modo che la forza di gravità possa fluire e sostenere piuttosto che comprimere. Utilizza una particolare qualità del tocco che serve a riorganizzare in modo sistematico la fascia; inoltre educa la persona a muoversi in modo efficace”.
Se sei una persona che pratica Yoga, se sei un danzatore, uno sportivo sai bene che il tuo corpo ti serve in forma e in equilibrio.
Se invece passi molte ore seduto davanti al computer, se sei uno studente, ti sei già accorto che il modo in cui siedi e come usi il corpo, modifica il tuo stato di benessere a fine giornata.
Se hai passato gli …anta, come me, hai potuto verificare che giova occuparti del tuo corpo. Conoscerti, da dentro, ti aiuta.
Se hai subito interventi chirurgici, eventi traumatici, ti sei accorto che l’evento ti ha segnato, ha lasciato cicatrici visibili e non; non ti senti più come prima.
Rolfing funziona in tante situazioni, e ti può aiutare. Si adatta alle tue esigenze, o meglio: ognuno può trovare ciò che cerca, perché è un metodo di lavoro centrato sulla persona. Su ogni persona.