Le abitudini hanno forza. Talmente tanta che riescono a farci fare le cose senza pensarle. Caspita!
Occorre un poco di allenamento poi tutto avviene in scioltezza; come quando siamo andati a scuola guida: all’inizio dovevamo pensare a coordinare il movimento dei piedi sui pedali, inserire la marcia giusta, governare il volante, imparare le dimensioni dell’auto per mantenerla nella nostra carreggiata…. poi , a forza di ripetere, non abbiamo più avuto bisogno di prestare attenzione ad ogni singolo gesto, ma solo a “guidare”.
Tutta la nostra giornata è segnata da abitudini; a partire dalla routine mattutina del lavarsi i denti: io faccio sempre gli stessi gesti e sequenze come mi ha insegnato Romana, la mia assistente dentale che mi fa la pulizia dei denti due volte all’anno.
Il corpo impara ripetendo gli stessi gesti, gli sportivi lo sanno bene. Lo swing nel golf richiede una memoria corporea e quando la pallina non va nella direzione desiderata, il più delle volte la traiettoria eseguita dalla pallina è sbagliata proprio perché il corpo ha fatto un errore nella sequenza del gesto.
Anche la mente segue routine a percorsi pre-ordinati. Abbiamo modelli di pensiero o schemi della mente, che abbiamo imparato nel corso della vita, che ci fanno scegliere costantemente come e cosa fare, dove andare e cosa evitare, cosa prediligere e cosa no.
Tuttavia, a volte sarebbe opportuno “re-settarci”, fare una verifica, metterci in ascolto di ciò di cui abbiamo veramente bisogno e se non riusciamo a cambiare le abitudini, facciamoci aiutare.
Le sessioni di Rolfing ti aiutano a riconoscere le abitudini che ti non sono più utili, gli sbagli che ripeti ogni giorno si cronicizzano e producono fastidio o dolore.
“Questi muscoli accorciati non sono in grado di consentire alle articolazioni di ottenere l’allineamento fisiologico. (…) Occorre modificare lo squilibrio. (…) Non appena recuperate l’equilibrio, ottenete la forza.” Ida Rolf in Rolfing e la realtà fisica, Astrolabio.