Compiuti i 60, le persone più vicine a me mi hanno chiesto quando intendessi andare in pensione. Ho risposto che lo farò quando non sarò più in grado di lavorare, di usare il corpo, se perderò lucidità.
Fino ad ora non ho preso in considerazione questa opportunità e l’idea di ritirarmi dalla professione non mi da alcun sollievo, come invece accade ai miei famigliari o amici. Amo il mio lavoro e non sento nessuna esigenza di interromperlo. Sono fortunata!
Sono fortunata perché – citando Steve Jobs – amo quello che faccio, faccio quello che amo; inoltre, lavorare mi fa stare bene: fisicamente, mentalmente, spiritualmente. Qualcuno potrebbe dire che sono identificata con il mio lavoro. Può darsi, ma certamente la mia professione è per me nutriente.
Ho scelto di fare la Rolfer in un’epoca in cui benessere, postura, fascia erano vocaboli sconosciuti ai più. C’era la medicina ufficiale allopatica, quella omeopatica, qualche terapia naturale, i ristoranti macrobiotici rarissimi, l’alimentazione vegana sconosciuta, scarsi i negozi con alimenti biologici e carissimi, qualche osteopata nelle grandi città; fare Yoga era una attività esclusiva, riservata a pochi. La rivista “Riza Psicosomatica” aggiornava sulle ultime tendenze e parlava ad un pubblico di nicchia. Una mia amica e collega londinese praticava con grande soddisfazione Pilates: nessuno qui lo conosceva. Ora, trascorsi 30 anni, c’è abbondanza di studi Pilates, di ristoranti con menu vegano, di supermercati del biologico. L’offerta si è moltiplicata, le persone sono più informate e attente al proprio benessere.
La mia professione è cresciuta con me ed anche la mia professionalità. Lavorare con le persone mi ha insegnato tanto. Questo è uno dei motivi per cui non mi sono stancata, o annoiata. Imparo di continuo: soprattutto conosco me stessa, mentre incontri gli altri. Dopo 30 anni lavoro con la stessa curiosità del primo anno. Quando ero bambina sognavo di fare un lavoro che non fosse sempre uguale; sogno esaudito.
Nonostante abbia seminato tanto e benché nella mia città non sia la sola a praticare il Rolfing, molto spesso quando mi viene chiesto che lavoro faccio, la domanda successiva è “Rolfing: cos’è?” .
Non è ora di andare in pensione…